Un esperimento naturale è uno studio empirico in cui gli individui (o raggruppamenti di individui) sono esposti alle condizioni sperimentali mentre le condizioni di controllo sono determinate dalla natura o da altri fattori estranei al controllo dei ricercatori, mentre il processo che governa l'esposizione riproduce discutibilmente un'assegnazione casuale. Perciò gli esperimenti naturali sono degli studi osservazionali e non sono controllati nel senso in cui tradizionalmente si intende un esperimento controllato (randomizzato). Gli esperimenti naturali sono molto utili dove vi è stata un'esposizione chiaramente definita che coinvolge un'altrettanto ben definita sotto-popolazione (in congiunzione all'assenza di esposizione per una sotto-popolazione con caratteristiche simili).[1][2] In questo senso la differenza tra un esperimento naturale e uno studio osservazionale non-sperimentale è che il primo include il confronto di condizioni che possono condurre a un'inferenza causale, mentre il secondo non lo consente. Gli esperimenti naturali sono utilizzati come disegni di studio quando la sperimentazione controllata è estremamente difficile da implementare o è implementabile a condizioni eticamente non percorribili, problemi spesso affrontati da aree di ricerca come l'epidemiologia (per es. valutare l'impatto sulla salute del diverso grado di esposizione a radiazione ionizzante tra gli abitanti nei pressi di Hiroshima al tempo dell'esplosione atomica[3]) ) o l'economia (per es. stimare il ritorno economico sulla scolarità negli adulti statunitensi[4]).[1][2]
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